La rabdomanzia è una pratica che consiste nel tentativo di individuare acqua o filoni di metalli nel sottosuolo utilizzando uno strumento di legno, generalmente a forma di “Y”, che sarebbe usata come amplificatore dei movimenti del corpo generati da supposte radiazioni emesse dall’oggetto ricercato. Chi usa questa pratica è chiamato rabdomante.Questa pratica, conosciuta e praticata sin dal III millennio a.C. in Cina e in Egitto, non ha alcun riscontro scientifico. Oggi è considerata uno dei metodi della radioestesia.
Più genericamente, il termine si riferisce a qualsiasi forma di divinazione che implichi l’uso di bastoncini od aste, essendo il termine derivato dalla unione dei termini greci ῥάβδος (rhábdos, cioè “verga”), e μαντεία (mantéia, cioè “divinazione”). Bacchette da rabdomante in ottone
Bacchetta da rabdomante in ottone
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Una bacchetta da rabdomante può essere utilizzata per localizzare pozzi, metalli, pietre preziose o altri oggetti sotto la superficie della terra o può captare interferenze energiche all’interno di un’abitazione.
Istruzioni per l’uso
Tenere la bacchetta nelle mani, con le dita e i pollici non troppo stretti ma saldamente attorno alle impugnature. La parte lunga non dovrebbe toccare le mani, in modo che possa muoversi liberamente, senza alcun impedimento.Tenere la bacchetta in questo modo e chiedere di mostrare la risposta “si”. La bacchetta oscillerà su e giù o da sinistra a destra per indicare quale sarà la risposta “sì”. A questo punto, chiedere alla bacchetta di mostrare quale sarà la risposta “no”. Di nuovo, la bacchetta oscillerà su e giù o da sinistra a destra, ma dovrebbe muoversi in modo opposto rispetto a quanto ha mostrato per la risposta “sì”. Ripetere l’operazione in modo che i movimenti “si” e “no” siano completamente chiari.
A questo punto, fare delle domande, dove la cui risposta può essere solo con un semplice “sì” o “no”. Fare domande per scoprire in quale direzione si trova un particolare oggetto, fonte o una persona.